giovedì 4 giugno 2009


la torre spaccata

4 commenti:

  1. Storia
    Il nome deriva probabilmente dal Greco e latino amygdalaria, o "mandorlai" per la ricca produzione di mandorle.
    Un insediamento degli Enotri dell'età del bronzo è testimoniato da alcuni resti archeologici rinvenuti nel "Rione Vecchio". Nel VII secolo a.C. l'abitato si spostò nella sottostante pianura, dove Epeo, il mitico costruttore del cavallo di Troia, avrebbe fondato la città greca di Lagaria (resti in località San Nicola).
    In epoca romana esisteva una stazione di posta della via litoranea che ebbe probabilmente nome 'Statio ad Vicesimum (a venti miglia dalla città di Thurii) i cui resti (in particolare un sistema di cisterne per l'approvvigionamento idrico) sono stati rinvenuti nella zona dell'attuale "masseria Lista".
    Dopo l'epoca romana vi furono fondate un'abbazia bizantina e quindi un'abbazia cistercense, mentre nel territorio sono presenti grotte eremitiche. Intorno al 1000 venne costruito il castello, che passò in successione a numerose famiglie nobili.
    Nel XV secolo vi nacquero Pomponio Leto e Facio Patarino e nel XVI secolo si ebbero la costruzione del Convento Domenicano e della cosiddetta "Torre Spaccata"
    Nel XIX secolo vi fu una massiccia emigrazione, soprattutto verso l'Argentina e l'Italia settentrionale. Dopo la prima guerra mondiale si ebbe una ripresa agricola e l'introduzine della coltura dei piselli. Il XX secolo vide un massiccio sviluppo edilizio e si ebbero i primi ritrovamenti archeologici.

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  2. Monumenti
    Chiesa madre di Santa Margherita Vergine e Martire: in stile romanico con rifacimenti settecenteschi, conserva il portale degli inizi del Trecento.
    Chiesa di Santa Maria: forse eretta sui resti di un tempio, presenta abside e cupola di tipo bizantino, con trasformazioni in epoca rinascimentale e barocca.
    Cappella di Sant'Antonio Abate: ricostruita negli anni 1930 dopo il crollo, agli inizi del XX secolo dell'originaria chiesa bizantina.
    Cappella di Santa Lucia: costruita nel 1960 dall'artista A.Sassone, al posto di una chiesa bizantina di cui restano i ruderi nelle vicinanze.
    Cappelle gentilizie di Sant'Anna (famiglia Lamanna) e di San Rocco (famiglia Andreassi).
    Castello, di origine più antica, restaurato nel 1239 da Federico II di Svevia e con rimaneggiamenti successivi. Conserva un affresco della fine del Duecento con una Crocifissione.
    Palazzo Andreassi: originario palazzo nobiliare, frutto di numerose trasformazioni, fu per un certo periodo municipio cittadino.
    Palazzo Melazzi: in stile barocco e con numerosi rifacimenti, presenta al piano terra gli ambienti di servizio, tra cui un frantoio e una cisterna.
    Palazziata: palazzo nobiliare in stile barocco della famiglia Gallerano, fu in seguito caserma dei carabinieri e scuola elementare:
    Palazzo Pucci di Amendolara,fatto costruire nel 1736 da una famiglia napoletana che aveva ottenuto il titolo baronale per i servizi resi alla corona. Articolato in un cortile circondato da magazzini al piano terra e in un piano nobile superiore, sormontato da una loggia.
    Palazzo Grisolia, costruito sul sito dell'antico convento dei Domenicani, del 1521, di cui si conservano il chiostro e la chiesa di San Domenico, ad unica navata, ristrutturata intorno al 1660.
    Museo archeologico statale Vincenzo Laviola: inaugurato nel 1996 conserva i resti rinvenuti negli scavi nel Rione Vecchio (centri abitati dell'età del bronzo e dell'età del ferro), nel pianoro di San Nicola (area archeologica della città greco-arcaica di Lagaria) e nelle necropoli.

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  3. Nei dintorni:
    Chiese bizantine: costruite fuori dell'abitato tra il IX e il X secolo, in una zona con numerose grotte, si suppone che fossero punti di incontro per gli eremiti.
    Cappella dell'Annunziata o Cappella dei Greci, o Santa Maria della Lista: risale al IX-X secolo un piccolo edificio coperto a cupola di tipo bizantino al quale fu aggiunta l'attuale parte anteriore nel XVI secolo. L'interno presenta affreschi di varie epoche.
    Chiesa di San Giovanni o Chiesa Armena: risale al X secolo e in origine aveva pianta a quadrifoglio (o "a croce libera"), tipica delle chiese bizantine in Armenia, di cui costituisce l'unico esempio in Italia. Attualmente in rovina, ne rimane in parzialmente in piedi solo una delle absidi.
    "Torre Spaccata" sulla costa, costruita nel 1517 per l'avvistamento dei pirati saraceni.
    Cappella della Madonna delle Grazie nel bosco di Straface, a circa 800 m s.l.m. Nei pressi sono presenti ruderi medioevali e la sorgente di Trastullo.

    Feste tradizionali
    Le feste ad Amendolara iniziano sin dalla terza settimana dell'anno, quando proprio la terza domenica si tengono i festeggiamenti di Sant'Antonio Abate: in mattinata davanti la ,cappella edificata in onore del santo, si organizza l' "incanto",è un'asta i cui prodotti sono votivi per il santo, e il ricavato rimane in parrocchia. Particolare è l'incanto delle corone di arance, che vengono pagate molti soldi dai fedeli al santo. Nel pomeriggio vi è la processione del santo e a seguire la corsa dei cavalli e il PALIO degli Asinelli. Il 19 marzo si festeggia il padre putativo del Signore, San Giuseppe. I festeggiamenti vengono fatti adiacenti alla cappella; le comitive dei giovani amendolaresi si riuniscono nello spazio circostante, e dopo aver fatto il visita al santo, assistono alla messa e ricevono la panettella (piccolo panino benedetto) da consumare insieme ad altri prodotti tipici, che le mamme e nonne amendolaresi sono pronte a tirar fuori per i loro figli. Il 24 marzo si festeggia la Madonna dell'Annunziata, sita nell'omonima cappella. I festeggiamenti avvengono di sera, quando un gruppo di fedeli parte, con una fiaccolata, dallo Scalo di Amendolara, e in concomitanza una lunga linea di candele parte dal Centro del paese. Il punto d'incontro, è indubbiamente la cappella dell'Annunziata. Qui i fedeli accendono dei fuochi votivi davanti la chiesetta di origini pagane, ma rifatta più volte. L'ultima domenica di aprile per la festa del patrono, San Vincenzo Ferreri, vengono accesi i "fucarazzi", grandi falò in tutti i quartieri del centro storico; viene premiato il quartiere che riesce a fare il falò più alto.

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  4. BEH CHE ASPETTATE VENITE A VISITARLO!!!

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